Mostre di calligrafie shodo della Maestra Oh Reika
“SHO” (scrittura)
Sho sono opere dipinte con inchiostro di china.
L’inchiostro di china sostiene il vigore, l’energia spirituale. Nello “sho” si può trovare una forza misteriosa e inspiegabile. Fra queste opere ci sono molti “fiori”. Con questa scrittura di fiori si vuole esprimere la speranza della fioritura della pace nel mondo.
Questi fiori rappresentano la forte e potente preghiera di Oh Reika.
marzo 1998: Saletta d’Arte Viviani – Pisa
aprile 1998: Istituto degli Innocenti – Firenze
febbraio 1999: Cantieri Culturali alla Zisa – Palermo
marzo 1999: Sedile – Lecce
dicembre 1999: Sede Lailac – Firenze
TARACINE
Le opere che vengono proposte in questa mostra ci riportano alla grande tradizione giapponese di pittura eseguita su carta che si sviluppa con caratteristiche proprie maturando una concezione figurativa di spiccata originalità. Lo stile è caratterizzato da linee semplici e da colori delicati e uniformi in cui l’organizzazione spaziale e cromatica è in preciso rapporto con la resa psicologica e ambientale. Il gusto e la raffinatezza con cui sono realizzati questi lavori, oltre all’elevato valore simbolico, evidenziano anche una tendenza estetica decisamente decorativa che si richiama alla pittura eseguita su paraventi o pannelli di parete prediletta dalla scuola giapponese.
Un’arte, quella giapponese, che suscitò in Occidente l’ammirazione e lo studio di artisti come Van Gogh e Toulouse-Lautrec i quali presero spunto dalle stampe giapponesi che si ispirano al “mondo fluttuante” (ukiyo-e) dei sensi del piacere.
L’esperienza spirituale di Reika si pone come fondamentale per la produzione di queste opere attraverso le quali ella tende a farci partecipi di un mondo apparentemente lontano da noi ma in realtà molto vicino anche alla nostra esperienza.
Taracine, antichissima parola giapponese, che significa “latte materno” viene raffigurata nel dipinto n. 33 a costituire il tema della raccolta. Il latte materno viene inteso come vita nascente che, simbolicamente, produce fiori indimenticabili con noi stessi o con la luce che è dentro di noi. La produzione artistica di Reika ci viene proposta come un cammino che, partendo dalla prima opera, porta ad una comprensione globale della ricerca esistenziale verso il Nirvana. La prima parte delle opere ci mostra, attraverso ideogrammi, fiori che assumono, a seconda della grafia, un diverso significato. Ogni dipinto è accompagnato da uno scritto che è parte integrante dell’opera e segna, in certo qual modo, la sua comprensione.
Le tematiche che emergono dalla lettura degli scritti e che vengono visualizzate nei dipinti, sono universali e altamente simboliche. Tematiche relative agli aspetti della umana esistenza: la solitudine, il dolore, l’angosce, la tristezza, le difficoltà che Reika ci mostra attraverso la sua esperienza spirituale. E’ da questa stessa esperienza spirituale che la Maestra indica la via per il superamento dell’umano dolore attraverso la speranza, la fede, la conoscenza e la gioia.
Il cammino che viene proposto attraverso queste opere può essere definito un cammino verso la conoscenza, la conoscenza e l’accettazione di noi stessi, motivo essenziale per il raggiungimento della maturità.
La Maestra ci invita a guardarci dentro, la via più saggia da percorrere nell’esperienza umana.
Lara Ciampi
Critica d’arte